La Chiesa Parrocchiale di San Biagio è stata costruita in tre riprese successive. Inizialmente era collocata, nella zona dell’attuale abside, una piccola cappella campestre con la dedicazione al santo, oggi patrono di Montegrosso. Con lo sviluppo del paese e l’incremento della popolazione ed abitazioni intorno alla piccola cappella si decide, intorno al 1400, di ampliare la costruzione esistente e allora si costruisce un edificio di impianto romanico che dimensionalmente era grosso circa la metà dell’attuale costruzione. Nel 1625 una guerra civile, scoppiata per il mancato rispetto della Carta della Castellania che radunava i borghi di Montegrosso, Mendatica, Cosio e Borghetto (distrutto e mai più ricostruito), distrusse parte dell’abitato di Montegrosso e la Chiesa Parrocchiale riportò numerosi danni. Cento anni dopo si iniziarono i lavori di ricostruzione sotto la direzione dell’Architetto Giacomo Filippo Marvaldi, che disegnò l’assetto della chiesa così come si presenta attualmente: il progetto è di matrice barocca, la chiesa a navata unica, si presenta con quattro altari laterali, due per lato, ognuno dei quali riporta un motivo architettonico e decorativo diverso. Ai fianchi dell’altare maggiore sono collocate in due nicchie le statue della Madonna delle Grazie (sx) e del patrono San Biagio (dx): la statua della Madonna delle Grazie è l’unica che riporta la firma dell’autore. L’altare maggiore è marmoreo e nasconde il coro ligneo. Al di sotto della sacrestia c’è la tomba nella quale venivano sepolte le autorità religiose del paese.